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Sissy Squat o Roman Chair Squat? Facciamo chiarezza

Immagine del redattore: Luca UsaiLuca Usai

Vediamo di fare chiarezza su due esercizi che vengono troppo spesso confusi.


Se guardate la foto, partendo da sinistra, potrete ammirare un ROMAN CHAIR SQUAT. Può essere svolto nell’apposito macchinario, adattato al Multipower e così via.


Possiamo definirlo come una sorta di Squat ad arti vincolati, molto semplice.

Questo esercizio è stato spesso criticato per le forze di taglio sul ginocchio dovute alla scarsa attivazione degli ischiocrurali, data dalla posizione.


In questa guerra delle forze di taglio solo una cosa è certa: questo non è un Sissy Squat!


Nella seconda foto, invece, trovate un vero SISSY SQUAT!

Anche un occhio non tecnico potrà notare come siano due movimenti ben distinti. Il fine di questo esercizio è quello di replicare una sorta di Leg Extension a corpo libero.

Potrebbe non sembrare ma il Sissy Squat, al contrario del Roman Chair Squat, è un esercizio monoarticolare.


Il Sissy Squat, al contrario del Roman Chair Squat, solitamente, viene eseguito a corpo libero ma può anche essere riadattato all’Hack Squat (come faceva Platz) oppure, come faccio io qui, alla Leg Extension con l’ausilio di un foam roller.


Questo consentirà di dare enfasi al muscolo Retto Femorale, unico fascio bi-articolare del Quadricipite, dato che ad anca estesa ci sarà un pre-allungamento di tale capo.


Non fatemi rivoltare nella tomba Vince Gironda e distinguiamo i due esercizi.



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