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  • Immagine del redattoreLuca Usai

Come sfruttare al meglio il lavoro indiretto


Il lavoro muscolare indiretto è una variabile spesso sottovalutata. Con lavoro indiretto si intende l'attivazione muscolare che “arriva” a determinati muscoli quando essi non sono prime mover e delle volte neanche sinergisti.


Molti coach, soprattutto oltre oceano, contano le serie di lavoro indiretto come metà serie, così due serie di lavoro indiretto andranno a comporne unadiretta per il muscolo interessato.


Personalmente non le conto come mezze serie, ciò non significa però che non ne tenga conto, anzi l'esatto contrario.


Le serie indirette acquisiscono ancora più importanza quando si parla di gruppi muscolari carenti. Facciamo un esempio pratico.


Se avete degli ischiocrurali carenti, una buona strategia può essere quella di inserire (nei giorni in cui non li allenate direttamente) degli esercizi che abbiamo un movimento che li interessa. Tra questi esercizi troviamo, ad esempio, i rematori con bilanciere (Bent Row), pulley e così via.


Altro esempio sono le distensioni su panca con angolo ampio, se le inserite nell allenamento dei deltoidi avrete la possibilità di stimolare ulteriormente il petto oltre che colpire il deltoide; o anche al contrario andando a colpire i deltoidi in un allenamento per il petto. Insomma un gioco di muscoli sinergici.


Altro esempio ancora sono le dip alle parallele e il gran dorsale. Di esempi ce ne sono tanti da adattare ai muscoli interessati.


Considerare nella vostra programmazione il lavoro indiretto vi permetterà di aumentare frequenza e volume sui muscoli target,due variabili fondamentali per l’ipertrofia. #lucausai #allenamento #bodybuilding #fitness

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