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Immagine del redattoreLuca Usai

Perché si sbaglia in sala pesi?


Quando correggete un esercizio in sala pesi dovete sempre capire perchè la persona che avete davanti sbaglia. Non tutti sbagliano allo stesso modo e per lo stesso motivo, dietro ad un errore c’è sempre una ragione. Dare per scontato che tutti sbagliano allo stesso modo, perchè è normale che lo sia, è esso stesso un errore.


Personalmente divido gli errori in due macro categorie suddivisibili a loro volta.


1) Se dopo una correzione l’errore non viene più commesso, significa che la persona semplicemente non conosceva il movimento e apprenderà l’esercizio più o meno facilmente in base alle proprie capacità tecniche.


2) Se invece l’errore persiste, in forma anche minore, nonostante la presenza dell’allenatore, ho riscontrato tre motivi per cui il soggetto continua a sbagliare:


- Posturale. Molto spesso gli errori tecnici che si vedono in sala pesi hanno come causa un atteggiamento posturale sbagliato, più o meno grave, che comporta delle variazioni negli schemi motori i quali sfasano l’esercizio mettendo a rischio anche la sicurezza articolare dell'atleta.


Prendiamo come esempio delle distensioni con manubri. Capita frequentemente che i neofiti, e non solo, abbiano difficoltà a mantenere l'adduzione e la depressione scapolare durante l’esercizio; chi per tutto il ROM e chi solo per alcune parti (solitamente in chiusura di concentrica).


Questo errore può essere dovuto anche ad un tipo di postura errata, come ad esempio delle spalle anteposte, le quali renderanno difficoltosa l’adduzione scapolare, e non solo ad una mancanza di propriocezione. Se non si interviene direttamente sul problema strutturale difficilmente si otterrà una buona attivazione, questo anche se la persona ha capito dove sbaglia e come correggerlo.


- Priorità muscolare. Quando si ha un distretto muscolare, o anche una catena cinetica, più forte la persona tende sempre inconsciamente ad utilizzare quella perchè con cui si sente più sicura; proprio come nel quotidiano utilizziamo sempre l’arto dominante anche per fare le piccole cose.


Tra questi casi possiamo trovare quello degli stacchi rumeni. Soggetti con un quadricipite dominante svolgeranno uno “stacco squottato”, sedendosi quasi a simulare lo squat.

(Se volete risolvere il problema degli stacchi rumeni date una letta a questo:https://www.instagram.com/p/BuWSmkjl9xV/)


Questo, infatti, è un errore che si riscontra molto più spesso negli uomini che nelle donne che, al contrario, avendo una catena posteriore forte ed elastica lo eseguono spesso tenendo in lock out le ginocchia.


- Troppa mobilità. Ho sempre sostenuto di come la troppa mobilità se non saputa gestire possa diventare un “problema” in ambito Bodybuilding. Problema, ovviamente, intenso in senso relativo a questa disciplina e alle sue peculiarità; infatti l’eccessiva mobilità articolare può modificare l’esercizio e l’attivazione selettiva ricercata.


Pensiamo alla Lat machine o ad un Pulley, quando si ha troppa mobilità dorsale non si riesce ad utilizzare l’anca e inclinarsi indietro, per agevolare l’adduzione scapole, ma verrà spontaneo fare un arco in stile powerlifter.


Soggetti con molta mobilità nella zona lombare e dorsale hanno grosse difficoltà a sbloccare l’anca durante gli esercizi in cui è coinvolta ma in assenza di resistenza che la costringe ad “aprire” o “chiudere”.


Discorso analogo nell’Hip Thrust, la troppa mobilità lombare porta degli svantaggi propriocettivi e meccanici nella ricerca della retroversione del bacino per avere la massima contrazione del gluteo. Infatti la tendenza è sempre quella di creare un arco senza riuscire realmente ad attivare i glutei, surclassati dal lombi.


La cosa più difficile è far comprendere all'atleta come gestire la propria mobilità, perchè chi ha questa “fortuna” (prevalentemente le donne) sarà abituato a sfruttarla e avrà costruito i propri schemi motori in base ad essa. Smontare uno schema motorio è sempre più difficile che insegnarlo.


Queste sono le classi di errori che ho individuato io nella mia esperienza, probabile ce ne siano anche altre. Sono del parere che, se non si ha chiaro il motivo dell’errore, correggerlo sarà ancora più difficile e probabilmente si utilizzeranno anche gli accorgimenti sbagliati.

Conoscere la natura dell’errore agevola la modalità in cui si può adattare l’esercizio alla persona per evitare di fare il contrario. #lucausai #salapesi #fitness #allenamento #errori #bodybuilding

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